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venerdì 1 febbraio 2019

Il post mille: briciole nel labirinto




Questo è il millesimo post del blog. Iniziato nel giugno 2013, fino ad ora ha avuto un andamento continuo, ma più simile ad un mosaico che ad un racconto. Quello che si sta portando avanti non è un discorso, e non muove da tesi predefinite, si tratta di una ricerca che attraversa molti diversi terreni e ritorna spesso sugli stessi temi. Piano piano accumulando intorno ad essi testi e letture.
Tutto il blog è sviluppato del resto leggendo e raccontando altri testi: libri, articoli, altri post. Piuttosto di rado sono prodotti in esso dei testi che riassumono posizioni senza appoggiarsi sulla lettura. Una delle ispirazioni iniziali era infatti il desiderio di capire quali dibattiti e quali posizioni stavano crescendo intorno alla crisi.



Questo è lo sviluppo storico del Blog:

2013.
Nel 2013 hanno avuto una certa prevalenza i testi generali di economia, in particolare quelli che descrivono la crisi che ha preso l’avvio nel 2008, producendo l’accelerazione di una profonda trasformazione strutturale delle nostre società. Alcuni libri-caposaldo di questo periodo sono “Tempo guadagnato”, di Wolfgang Streeck, Dani Rodrik “La globalizzazione intelligente”, e Raghuram Rajan, “Terremoti finanziari”, sono da segnalare anche i libri di Stiglitz e di Krugman, e alcune letture di Sennett e Bauman o di Beck. Nello stesso periodo ha preso avvio la lettura di diversi testi, libri ed articoli, di Jurgen Habermas che si sono svolti in tutto il periodo, in particolare “La costellazione postnazionale”, importante libro del 1998, e “Fatti e norme”, del 1996, di due libri di Colin Crouch, del 2003 e 2011, “Postdemocrazia” e “Il potere dei giganti”. Altri libri rilevanti sono quello di Amartya Sen “Identità e violenza”, e il saggio sulla storia politica europea di Jan-Werner Muller “L’enigma democrazia” e il primo saggio di Rosanvallon “Controdemocrazia”.
Alcuni post “segnavia” del periodo, che hanno carattere seminale e dunque in alcuni temi e posizioni sono superato dalla successiva evoluzione sono: ‘Spostamenti’, ‘La cipolla’, ‘Il nodo Europa’, ‘Le tre crisi’, ‘Cinque crisi’, ‘Riflettendo sulla crisi politica’, ‘Matteo Renzi, qualche appunto’.

2014
Nel 2014 il secondo volume di Rosanvallon “L’età dell’uguaglianza”, ed alcuni importanti libri di Vladimiro Giacchè “Anschluss”, Luciano Gallino, Sennett, Giuseppe Berta, Tony Judt hanno contribuito ad allargare ed approfondire la percezione delle problematiche sociali connesse con la fase di ristrutturazione avviata già da qualche decennio in occidente ed accelerante. Tra le diagnosi quella di Habermas con “Nella spirale tecnocratica”, di Giddens, ma anche alcuni interessanti saggi economici come quelli di Ha-Joon Chang “Cattivi samaritani” e “23 cose che non ti hanno detto sul capitalismo”. Sono di questo periodo le letture di testi inevitabili come “Lo stato innovatore” di Mariana Mazzucato, e Thomas Piketty “Il capitale del XXi secolo”.
Tra i post “segnavia” si possono ricordare:
·       testi sulla crisi sociale e politica comeRitorna la lotta di classe?’, ‘Renzi di fronte al suo bivio’, ‘Grillo e Casaleggio, trovare una forma’.
Tra i tantissimi articoli possono essere ricordati:

2015
Nel 2015 sono introdotti alcuni nuovi temi, e continuati i vecchi. Ad esempio, viene la lettura del capolavoro di Giovanni Arrighi “Il lungo XX secolo” e del classico di Ralf Dahrendorf “Quadrare il cerchio”, ma si apre anche una riflessione tematica sull’impatto della tecnologia con il libro di Bryniolfsson e Mc Afee “La nuova rivoluzione delle macchine” e di Tyler Cowen “La media non conta più”.
Si collegano a questi temi diversi post “segnavia”:
·        Nel frattempo termina la lettura della trilogia di Rosanvallon sulla crisi politica contemporanea con “La legittimità democratica”, insieme alla lettura di alcuni libri di Ralph Dahrendorf sulla congiuntura degli anni novanta,
·        Per quanto riguarda la lettura della situazione economica, c’è anche l’importante lettura del libro di Hyman Minsky “Keynes e l’instabilità del capitalismo”, quindi Akerlof e Shiller, Solow, e Milanovic “Chi ha e chi non ha”. Per comprendere meglio l’estensione della globalizzazione ed il funzionamento della società relativa è stato compiuto un breve excursus su tre testi di Saskia Sassen, “Città globali”, del 1991, “Territorio, autorità e diritti” del 2008, e “Espulsioni”, del 2014.
·        Sulla questione europea tra i post “segnavia” si può ricordare: ‘Salotti e cucine: del sogno europeo’, ‘Il consenso di Bruxelles’, ‘Questioni unitarie: Europa e Italia’,
·        sulla storia italiana della sinistraSacrifici senza contropartite: il biennio 1976-78’.
Tra i tanti articoli possono essere ricordati:
·        articoli sulla questione europea ed i relativi dibattiti:  Romano Prodi, “Interventi sull’euro e l’Europa”’; ‘Joseph Stiglitz, “Un racconto greco”’; ‘Jurgen Habermas, “La democrazia in Europa. Perché ..’; ‘Paul Krugman, La crisi greca e la "pace cartaginese..’; “20 febbraio 2015 – Accordo Eurogruppo con Governo Greco’; ‘Gregor Gysi, Discorso al Bundestag sul pacchetto di aiuti alla Grecia’; ‘Hans-Werner Sinn, “Fuori controllo”’;
·        articoli a sfondo teorico: Wolfgang Streeck, “Come finirà il capitalismo?”’,
·        articoli sulla questione territoriale: ‘La Pianificazione del territorio può contribuire a salvare il mondo”;
·        articoli sul lavoro e la tecnologia: ‘Cooperativa “Sensibili alle foglie”: Mal di lavoro’; ‘Edgar Szőc, “Du partage à l’enchère: gli infortuni del lavoro’; ‘Susskind: la fine dei servizi professionali’; ‘Bank of America and Merrill Lynch, “Distruzione creativa”’;
·        articoli su saggi e/o documenti storici: ‘Retrospettive e discussioni: Leonardo Paggi su Ingrao’; ‘Alberto Alesina, 20 agosto 2007: Logica ed etica’; ‘James Tobin, “Sulla agenda di riforme di Minsky”’.

2016
Nel 2016 la serie di letture retrospettive, avviata sin dall’inizio e portata avanti con costanza tocca due libri di Antony Giddens, “Oltre la destra e la sinistra”, del 1994, e “La terza via”, del 1998, ma anche il libro di Ronald Inglehart “La società postmoderna” e “Identità e società”, di Giddens. Quindi il libro di Peter Mair, “Governare il vuoto” e quello di Bernard Manin “Principi del governo democratico”, nella stessa linea Piero Ignazi “Forza senza legittimità”, Marco Revelli “Dentro e fuori”, Mauro Calise “La democrazia del leader”, Sabino Cassese “Territori e potere”. Altro grande testo riportato in questo periodo è il capolavoro di Karl Polanyi “La grande trasformazione”. Nello stesso anno prende strada un excursus breve sul risorgimento con la lettura dei libri: Beales, Biagini “Il risorgimento e l’unificazione dell’Italia”, Antonio Gramsci “La questione meridionale”, Rosario Romeo “Risorgimento e capitalismo”, Carlo Pisacane “Sulla rivoluzione”, Daniele Malanima “Il divario nord-sud in Italia 1861-2011” i post “segnavia” connessi a questo excursus sono ‘La questione dell’Unità e della Nazione’, ‘La torta nuziale e il costo del sogno delle unioni. Ancora un excursus sullo ‘spirito del capitalismo’, tema che sarà ricorrente, ne fanno parte: Werner Sombart “Il capitalismo moderno”, del 1902, Alex Hirschman “Le passioni e gli interessi”, Ferdinand Braudel “La dinamica del capitalismo”, Max Weber “L’etica protestante e lo spirito del capitalismo”, 1904, Luigino Bruni, “Il mercato e il dono”, Marshal Sahlins, “Un grosso sbaglio”. Altri testi rilevanti sono Richard SennettInsieme”, Axel Honneth, “Il diritto della libertà”, Axel Honneth, “L’idea di socialismo”, Bruno Trentin “La città del lavoro”. Quindi si avvia un excursus sulla piega che prende il concetto di sinistra, rivolgendosi alle fonti del pensiero liberale, ne fanno parte: L Paggi, M D’AngellilloI comunisti italiani e il riformismo”, Jean Claude Michéa “I misteri della sinistra”, Aldo Barba Massimo Pivetti “La scomparsa della sinistra”, Richard Rorty “Una sinistra per il XXi secolo”, e nell’anno successivo, Jean-Claude Michéa “Il vicolo cieco della sinistra.
Con riferimento ai “post segnavia” si possono segnalare:
·        del dibattito italiano:L’intelligenza della democrazia: del referendum costituzionale’;
·        prende avvio un’attenzione al tema dell’immigrazione:Immigrazione e progetti imperiali’; ‘Rigurgiti, la pancia delle nostre Monaco’.
Tra i tanti articoli si può ricordare:
·        Articoli su saggi storici e/o documenti storiciGiuseppe Mazzini, “A Francesco Crispi”, 1864’; ‘Luigino Bruni “La piramide delle vittime”’; ‘Karl Marx e la scomparsa del lavoro nel “frammento delle macchine”’; ‘The hateful eight: le tracce dell’odio’; ‘John Maynard Keynes, “Lettera a Roosevelt”’; ‘Milton Friedman, “La metodologia dell’economia positiva”’; ‘Kenneth Arrow, 1994, “Problemi nell’applicazione della teoria del libero mercato”’;
·        Sulla politica internazionale della sinistra: Jeremy Corbyn, Discorso a Glasgow, Unite Scotland’; ‘Verso la “società freelance”? Sanders e Trump’; ‘Bernie Sanders, Intervista per Daily News’;
·        Sul dibattito teorico:Wolfgang Streeck, “Che dire del capitalismo?’;Fritz W. Scharpf, “La doppia asimmetria dell’integrazione europea”’;  ‘Jurgen Habermas, “Intervista sul Brexit”’;
·        Sull’economia:Alan Jay Levinovitz, “La nuova astrologia”’; ‘“Vae Victis”: La condizione disperata della Classe media’; ‘Saskia Sassen, “Londra si autodistrugge”’; ‘The Economist, “La politica della rabbia”’;

2017
Nel 2017 alcuni testi rilevanti sono Anthony B. Atkinson L’ineguaglianza”, Sergio Cesaratto “Sei lezioni di economia”, Jurgen Habermas, Charles Taylor, “Multiculturalismo”, Charles Taylor “La Topografia morale del sé”, Massimo d’Angelillo “La Germania e la crisi europea”, Marcel Mauss “Saggio sul dono”, Axel Honneth “Reificazione”, Richard Sennett “L’uomo artigiano” che continua la lettura della trilogia, André Gorz “Metamorfosi del lavoro”. In questo anno, collegandosi con l’excursus sulla dinamica politica, sono stati letti anche alcuni testi sul populismo, come: Jan-Werner Muller, “Cos’è il populismo”, Ernesto Laclau, “La ragione populista”, Nicolao Merker, “Filosofie del populismo”, Marco Revelli, “Populismo 2.0”, Carlo Formenti, “La variante populista”. Un altro excursus avviato è stato quello sulla geopolitica: Giovanni Arrighi, Beverly Silver, “Caos e governo del mondo”, Emmanuel Todd, “Dopo l’Impero”, Noah Feldman “Cool war”, Prem Shankar Yha “Il Caos Prossimo venturo”, Robert Kagan “Paradiso e potere”, Fareed Zakaria, “L’età post Americana”, Parag Khanna, “L’età ibrida”. Altre letture importanti sono quelle dei libri di Samir AminLo sviluppo ineguale”, “Oltre la mondializzazione”, “Per un mondo multipolare”, “La crisie, l’anno dopo Il virus liberale”. Il libro di Losurdo, “Il marxismo occidentale”, e quello di Rahel Jaeggi “Forme di vita e capitalismo”. Ancora, Alan Taylor, “Rivoluzioni americane”.
Con riferimento ai post “segnavia” sono da ricordare:
·       testi e documenti storici: Costruire una nazione federale: il caso USA’;
·       tecnologia, lavoro e territorio: Taxi e uber’; ‘Industria 4.0’; ‘Riletture. La questione della tecnica’; ‘Amazon e il suo monopolio’;
Tra gli articoli più significativi, invece:

2018
Nel 2018, continuando l’esplorazione del nodo tecnologia-lavoro sono stati letti: Benedetto Vecchi, “Il capitalismo delle piattaforme”, AAVV, “Platform capitalism e confini del lavoro Marta Fana, “Non è lavoro, è sfruttamento, Jerry Kaplan “Le persone non servono”, Jerry Kaplan “Intelligenza artificiale”, Luigino Bruni “Fondati sul lavoro”, Riccardo Staglianò “Lavoretti”. Alcuni testi sono stati anche letti circa il difficilissimo problema delle migrazioni: Paul Colier “Exodus”, Gennaro Avallone “Sfruttamento e resistenze”, e sulla globalizzazione, tema strettamente connesso, Branko Milanovic “Ingiustizia globale”. C’è da ricordare anche Jean-Claude Michéa “Il nostro comune nemico, Jean-Claude Michéa “L’impero del male minore”, Andrew Spannau, “La rivolta degli elettori”, Hauke Brunkhost “Il doppio volto dell’Europa”, Luca Ricolfi “Sinistra e popolo”, Thomas Fazi, William Mitchell “Sovranità o barbarie”. Un altro excursus effettuato è quello sul diritto alla città, a partire ovviamente dai testi di Henry LefebvreIl diritto alla città, e, Il marxismo e la città”, “Spazio e politica, seguono Zygmunt Bauman “Città di paure, città di speranze”, David Harvey “L’esperienza urbana”, David Harvey, “Il capitalismo contro il diritto alla città”. Ci sono anche alcuni libri sul tema del “politicamente corretto”, come Fabrizio Marchi “Contromano”, Christopher Lasch “La ribellione delle élite”, Christopher Lasch, Cornelius Castodiaris “La cultura dell’egoismo”, Jonathan Friedman “Politicamente corretto”.

I “post segnavia” da ricordare sono:
·        tecnologia e lavoro:Appunti sul mutamento della ‘piattaforma tecnologica’’;
·        dibattiti italiani:Fase politica: Acquarius diversioni e questione dell’immigrazione’;
·        economia e globalizzazione:La globalizzazione come crisi continua’.

Tra gli articoli più significativi, invece:
·        la questione dell’immigrazione:Fase politica: Acquarius, diversioni e questione dell’immigrazione”;

2019
Il 2019 è appena iniziato, si possono ricordare Kiran Klaus Patel, “Il New Deal. Una storia globale”, Milton Friedman “Capitalismo e libertà”, Colin Crouch “Identità perdute. Globalizzazione e nazionalismo”.
L’unico “post segnavia” dell’anno è ‘Uscendo dall’ipocrisia dei rispettivi muri: cosa significa accogliere’.

In definitiva:
·       all’avvio, nel 2013, sono stati letti 42 libri, per lo più di economia, ma anche di politica, sociologia e filosofia. Ma sono stati letti anche 80 articoli sui più vari temi e seguendo il vasto ed interessante dibattito dell’anno.
·       Nel 2014 hanno fatto 32 altri libri ancora di economia, storia, tecnologia, e sono seguiti 180 post su articoli.
·       Nel 2015 ancora 36 libri e 124 articoli.
·       Nel 2016 sono stati letti 48 libri e 96 articoli.
·       Nel 2017 altri 44 libri e 40 articoli.
·       Nel 2018 ancora 28 libri e 50 articoli.
·       Nell’avvio del 2019, 4 libri e 2 articoli.

In tutto i libri letti sono 239 (l’elenco dei primi duecento qui), gli articoli sono 572, gli altri sono post ‘segnavia’.

I temi trattati più di frequente sono:
·       l’economia politica, con i relativi dibattiti internazionali per lo più di area anglosassone, ma anche francese e tedesca,
·       la sociologia politica e teoria della democrazia, con la ricostruzione anche retrospettiva dei principali testi ed autori,
·       la filosofia sociale, con particolare attenzione alle varie diramazioni della Scuola di Francoforte ed autori del vasto dibattito morale anglosassone,
·       i dibattiti sulle scelte politiche ed economiche correnti, con focus sull’Italia, ma anche attenzioni alle situazioni emergenti in America, Germania, Francia, Inghilterra, Grecia, Spagna,
·       la questione europea, con riferimento ai processi di progressivo degrado del clima e di prevalenza della competizione come unico modo di relazione tra stati, oltre che degli effetti inibenti delle architetture istituzionali europee,
·       il cambio di fase verso l’assetto geopolitico multipolare, che ha visto e vede nell’elezione di Trump, un fattore di chiarificazione ed accelerazione ad un tempo,
·       la tecnologia ed il suo impatto sul lavoro e gli stili di vita, con particolare riferimento al vasto dibattito sugli impatti delle tecnologie labor-saving e degli effetti di disintermediazione determinati dall’ambiente di interconnessione dominato dalle piattaforme proprietarie,
·       il territorio e le sue dinamiche, con particolare riferimento alla ripresa di alcuni temi connessi con il ‘diritto alla città’ e alle dinamiche indotte dalla finanziarizzazione economica, il territorio come macchina produttiva e come essenziale luogo di creazione e manifestazione delle dinamiche del capitalismo,
·       alcuni temi individuali, rilevanti per il loro impatto, anche nel dibattito interno al paese, come: l’immigrazione, il femminismo, il multiculturalismo, il politicamente corretto, il progressismo, il populismo, il patriottismo costituzionale,
·       retrospettive storiche e analisi di testi, con particolare riguardo alla storia della sinistra e delle sue trasformazioni.




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